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La sostenibile ebbrezza di andare in vacanza

1 Giugno 2020

Articolo pubblicato sul numero di giugno 2019 di Shop in the City

Arrivato (finalmente) il caldo, il desiderio di vacanze si fa sentire. Ma che si parta prima o dopo, anche i giorni passati al mare, in montagna, ai laghi o nelle città d’arte si possono vivere in modo più o meno sostenibile per il nostro presente il futuro di tutti. Molto dipende dalle attenzioni quotidiane. Ci sono turisti responsabili che ogni giorno portano via dalla spiaggia qualche oggetto di plastica trovato e lo mettono nei cassonetti della differenziata. E ci sono coloro che quei rifiuti li hanno lasciati.

Se si vuole pensare più in grande, si può. L’economia circolare ha da dire cose interessanti anche a chi va in vacanza come dimostrano le aziende che in Italia e all’estero stanno nascendo all’insegna del viaggio sostenibile e che la app Mercato Circolare ha censito.

Qualche suggerimento? Ecobnb, per esempio. È una piattaforma (nata in Italia nato da un’idea di Simone Riccardi, Silvia Ombellini e Carla Soffritti) dedicata al turismo sostenibile in Europa, che mette in contatto viaggiatori responsabili con le strutture turistiche che operano nel rispetto dell’ambiente, dei luoghi e delle comunità locali. In Ecobnb si può trovare ogni tipo di sistemazione ecofriendly: dalla casa sull’albero all’hotel sostenibile, dall’albergo diffuso negli antichi borghi italiani all’igloo tra i ghiacci, dall’agriturismo biologico al rifugio di montagna a zero emissioni. Strutture che, ad esempio, utilizzano energia pulita, offrono cibo biologico, magari coltivandolo con il metodo della permacultura, mettono a disposizione biciclette gratuite per gli ospiti, utilizzano saponi naturali e sistemi di risparmio delle risorse, evitano l’utilizzo dei monodose e gli usa e getta, sostengono l’economia locale.

Altra piattaforma molto interessante è Fairbnb: fondata a Bologna nel 2017, permette di viaggiare alloggiando in case messe a disposizione da privati in giro per il mondo, coniugando sostenibilità ambientale e sociale. Gli host, che per evitare speculazioni non possono mettere a disposizione più di un alloggio, vengono selezionati in chiave “fair”. Al viaggiatore, invece, viene richiesto “in chiaro” un contributo sulla transazione che poi viene al 50% reinvestito in un progetto sociale del territorio che andranno a visitare. Si va dal supporto all’housing sociale al sostegno alle fasce più deboli della popolazione per arrivare a programmi in difesa dell’ambiente. A scegliere chi aiutare, tra i vari progetti proposti dalla piattaforma, è sempre il viaggiatore.

Se l’estate riaccende in voi la passione per le due ruote e i pedali, date una occhiata a Itaway. Si tratta di una app che promuove il cicloturismo elettrico attraverso l’attività di noleggio di bici elettriche nell’area delle Langhe. Itaway ha attivato un modello a rete di promozione del cicloturismo, individuando dei percorsi lungo i quali sono attivi soggetti turistici diversi: ristoranti, cantine e b&b, tutti segnalati sia sul sito che sulla app. In questi luoghi, i cicloturisti che si fermano possono parcheggiare le bici al sicuro, ricevere un’accoglienza attenta e speciale e, nel caso fosse necessario, ricaricare le bici.

Goboony, infine: è un interessante progetto curato da una start up olandese da poco approdata in Italia. Si tratta di un noleggio basato sulla sharing economy e in particolare sulla condivisione dei camper e van. I proprietari di questi mezzi di trasporto hanno a disposizione una app dove gestire gli annunci di condivisione del mezzo e i viaggiatori possono usufruire di un camper con una soluzione molto più friendly ed economica rispetto a un classico noleggio camper.

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