Scopriamo le R
dell'economia circolare

“Ridurre” raccoglie in sè tutte quelle azioni che hanno l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale e gli sprechi in tutte le fasi di produzione e uso di beni e servizi.

Lato azienda significa aumentare l'efficienza nella fabbricazione del prodotto, utilizzando il minor numero possibile di risorse e materiali in generale, e meno risorse fossili, vergini e non rinnovabili in particolare. Lato utente significa scegliere e acquistare prodotti con il minimo utilizzo di imballaggi e fare attenzione alla qualità e quantità di materia prima impiegata.

Riutilizzare significa riconoscere ed estendere il valore di un bene nel tempo, facendo in modo che quando diventa superfluo per chi lo possiede, possa passare ad un nuovo utilizzatore, senza diventare rifiuto.

Lato impresa, significa, vendere un prodotto già usato e ancora in buone condizioni (mercato dell'usato). Lato utente, significa acquistare, donare o scambiare un prodotto usato, considerato non più utile per se stesso.

Strategia che mira ad allungare la vita dei prodotti, specificatamente riferita a imballaggi come bottiglie, piatti, flaconi e prodotti tipicamente usa e getta come gli assorbenti o i pannolini.

Lato imprese significa progettare prodotti riutilizzabili nel tempo e strutturarsi affinchè i propri prodotti possano essere distribuiti/venduti sfusi o adottare logiche di “vuoto a rendere”. Lato utente significa scegliere di acquistare prodotti sfusi o podotti progettati per essere riusati più volte nel tempo.

Basta che un bene si danneggi per considerarlo rifiuto? Ovviamente no ed esistono molte competenze, anche sconosciute o in estinzione, legate al mondo della riparazione e capaci di rimediare al danno con maestria.

Lato impresa significa aggiustare e manutenere il prodotto difettoso in modo che possa essere ancora utilizzato con la sua funzione originale. E/o progettare il bene in maniera facilmente smontabile. Lato utente è importante domandarsi “Posso ripararlo o farlo riparare invece di buttarlo via?”

Ricondizionare (o rigenerare, diffusamente usati come sinonimi) significa ripristinare un vecchio prodotto e aggiornarlo, sistemandolo sia dal punto di vista estetico che meccanico-funzionale.

Le imprese che ricondizionano/rigenerano prodotti si occupano di sostituire le loro parti danneggiate con componenti originali, facendo opportuni test tecnici di funzionamento prima di rimetterli in vendita. Un bene ricondizionato/rigenerato, a differenza di uno usato, è accompagnato dalla garanzia. Lato utente è importante domandarsi “Posso acquistare un prodotto ricondizionato/rigenerato invece di uno nuovo?”

Riconvertire significa utilizzare un prodotto scartato, o una sua parte, per realizzare un nuovo prodotto con diverso uso e funzione , o per creare un nuovo materiale.

Sia per l’impresa che per l’utente significa ragionare sulla possibilità di utilizzare un prodotto scartato (tutto o in parte) attribuendogli diverso uso e funzione, oppure poter fare un riutilizzo domestico creativo di quel bene.

Riciclare significa dar vita ad una nuova materia prima, a partire da un prodotto esistente.

Lato impresa significa processare i materiali di scarto o di rifiuto di precedenti processi produttivi per ottenere materia prima seconda della stessa qualità (alta qualità) o di qualità inferiore rispetto al materiale di partenza. Ciascuna tipologia di materiale presenta uno specifico processo di riciclo e solo pochi materiali possono subirlo “all’infinito”. Lato utente è importante domandarsi “Ho contribuito opportunamente nel fare una raccolta differenziata di qualità?”

Per recupero si intende l’incenerimento dei materiali con recupero energetico. Questo avviene per tutti quei rifiuti che non è possibile riciclare.

Lato utente è importante domandarsi “Ho fatto in modo che l’indifferenziata che produco sia il meno possibile?”