L’acqua è una risorsa vitale e indispensabile per tutte le forme di vita. Rendere l’acqua accessibile alla popolazione e agli ecosistemi è cruciale per garantire la loro sopravvivenza. Il pianeta possiede sufficiente acqua potabile, ma in numerose aree nel mondo, molte persone soffrono per problemi causati dall’insufficienza d’acqua o dovuti al consumo di acqua non idonea al consumo umano.
Circa 4 miliardi di persone vivono in aree soggette a stress idrico e affrontano una grave carenza d’acqua per almeno un mese all’anno. Il cambiamento climatico sta già sconvolgendo i modelli climatici, portando a eventi meteorologici estremi, riducendo la disponibilità di acqua, aumentandone la scarsità e contaminando le riserve d’acqua dolce.
È quindi necessario affrontare insieme le sfide legate alla scarsità d’acqua su scala globale, perché, purtroppo, nessuna regione è immune dallo stress idrico: molte aree umide diventeranno secche e le aree secche si troveranno in condizioni esacerbate.
L’Italia non è estranea al problema, avendo già sperimentato, soprattutto in alcune zone del Paese, carenze d’acqua. A questo si aggiungono persistenti inefficienze della rete idrica, che causano, ancora oggi, sprechi e ingenti perdite di questo bene prezioso.
I dati ISTAT nel Rapporto SDGs 2019 indicano che in Italia il consumo pro capite di acqua potabile è di 220 litri al giorno mentre il prelievo pro capite è di 428 litri. Il divario tra questi due dati suggerisce una dispersione di acqua pari a circa il 48% causata da problemi tecnici nella rete idrica.
La conservazione ed il buon uso dell’acqua consentono di limitare lo stress idrico, ovvero non alterare, ma preservare il naturale ripristino della risorsa. La gestione dell’intero ciclo delle acque deve, quindi, essere resa più efficiente, con investimenti nelle diverse attività, dal prelievo alla distribuzione, fino al trattamento delle acque reflue. L’efficienza nell’utilizzo dell’acqua in tutti i settori (civile, industriale, energetico, agricolo) va migliorata, anche attraverso sistemi di monitoraggio,maggiore manutenzione e sviluppo ed incentivando pratiche di riciclo e raccolta. Per garantire adeguati livelli qualitativi, il ritorno delle acque all’ambiente naturale deve essere il più possibile privo di sostanze inquinanti. La disponibilità di acqua pulita, per la salute, la pulizia e per l’igiene deve essere garantita e gli ecosistemi salvaguardati.
L’acqua è quindi una risorsa limitata ma indispensabile; in occasione della giornata mondiale dell’acqua abbiamo voluto presentarvi alcune delle realtà censite sulla nostra app che si occupano e si impegnano a ridurre lo spreco di questa fondamentale risorsa.
Microdyn-Nadir Oltremare da oltre 50 anni offre tecnologie avanzate per una gestione sostenibile ed efficiente delle acque, per le industrie e le aree urbane.
L’azienda produce membrane per il trattamento delle acque di processo e delle acque reflue. La gamma di prodotti comprende membrane a osmosi inversa, nanofiltrazione, ultrafiltrazione, microfiltrazione e moduli MBR.
Inoltre, offre configurazioni customizzate ed elementi progettati su misura per soddisfare tutte le applicazioni.
The Circle è un’azienda agricola di Monte Porzio Catone (RM), che utilizza l’acquaponica come sistema di coltivazione sostenibile e a bassissimo impatto ambientale. L’acquaponica permette infatti di utilizzare la coltivazione fuori suolo e di legare l’allevamento di tilapie a scopo decorativo alla produzione di cibo vegetale, con un notevole risparmio di acqua.
Nelle vasche i pesci producono scarti, sotto forma di ammoniaca e scarti organici, e l’acqua delle vasche viene raccolta dalle pompe a basso consumo e trasportata nei letti di crescita in cui alcuni batteri, trasformano l’ammoniaca e gli scarti organici in nitriti e nitrati, fertilizzante organico eccellente per le piante. L’acqua così pulita viene quindi utilizzata per nutrire le piante, che sono disposte in diversi sistemi di coltivazione, sia su cassoni con argilla espansa come substrato, sia in impianti verticali.
L’acqua rientra poi nel circolo tornando nella vasca dei pesci, ormai filtrata e libera dalle scorie alimentari, dannose per gli animali stessi. Alla fine del percorso, il risparmio d’acqua si avvicina al 90% rispetto ad una coltivazione tradizionale e la disposizione degli ortaggi in verticale contribuisce al risparmio di suolo. La mancanza di immissioni inquinanti, di diserbanti, antiparassitari e fertilizzanti di sintesi è un ulteriore vantaggio che emerge da questo “circolo virtuoso”.
Gruppo CAP è la società che gestisce il servizio idrico integrato della Città Metropolitana di Milano e di alcuni comuni di Monza e Brianza, Pavia, Varese, Como. Fondato nel 1928, l’impegno a favore di un modello economico sostenibile è profondamente radicato nei valori del Gruppo che ha orientato i propri processi verso un approccio di economia circolare basato sul recupero di materiali (acque depurate e fanghi di supero) e sulla riduzione delle emissioni grazie all’utilizzo di energia ricavata da fonti rinnovabili. L’obiettivo è quello di prevenire gli impatti sulle risorse naturali, a partire dall’acqua, e contribuire a mitigare i cambiamenti climatici e i rischi per la salute e per l’economia.
Attraverso il trattamento dei fanghi, cioè i prodotti di scarto del processo di depurazione delle acque reflue, vengono prodotti fertilizzanti per uso agricolo, chemicals e sabbie per uso industriale. Per favorire il risparmio idrico, Gruppo CAP promuove il riuso delle acque reflue a fini irrigui in agricoltura o per usi civili quali ad esempio la pulizia delle strade. Infine, l’azienda ha introdotto la produzione di biometano dal trattamento dei fanghi di depurazione per contribuire all’abbattimento delle emissioni di CO2.
Amethyst, azienda di Alba (Cuneo) nata nel 2008, è specializzata nel settore della depurazione delle acque reflue e del trattamento fanghi. L’area di applicazione della propria gamma di impianti e servizi riguarda una larga fetta del settore agroalimentare e agroindustriale, in particolare il settore vitivinicolo. Proprio in questo campo, infatti, è stata realizzata la tecnologia brevettata Zeofito per la gestione del refluo enologico mediante la fitodepurazione.
L’impianto, adattabile a seconda delle dimensioni dell’azienda, utilizza rocce vulcaniche porose in cui vengono messe a dimora piante acquatiche e un mix di batteri per depurare i reflui, consentendo il riutilizzo delle acque. Ogni impianto viene progettato e realizzato su misura per rispondere in maniera mirata alle specifiche esigenze del cliente, offrendo servizi di progettazione, realizzazione impianti, revamping di impianti esistenti, gestione in outsourcing, manutenzione ordinaria e straordinaria, analisi chimiche delle acque, consulenza ambientale e supporto alla valorizzazione dell’investimento tramite certificazioni mirate.