Eccoci di nuovo in Senegal!
Carlotta e Nadia sono tornate in Senegal, dal 6 al 16 novembre 2024, consolidando un percorso iniziato nel 2021 e sempre più ricco di connessioni e risultati tangibili. La nostra presenza nel Paese è legata all’ONG LVIA, con cui stiamo portando avanti un ampio lavoro di mappatura e valorizzazione delle realtà di economia circolare tramite l’app Mercato Circolare.
Tutto è iniziato con il progetto Coopen, conclusosi nel 2022, con cui abbiamo portato la nostra app in Senegal, in particolare nelle regioni di Thiès e Dakar. Successivamente, il progetto ProVives – un’iniziativa finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – ha permesso di rafforzare i risultati già ottenuti e di ampliare la mappatura a nuove aree, come Louga e Saint-Louis, lavoro che proseguirà fino settembre 2025. In parallelo ha preso il via il progetto SPRINT – partito a ottobre 2023 con il sostegno di Cariplo Factory, capofila l’ONG LVIA in partenariato con l’OSC senegalese JVE (Jeunes Volontaires pour l’Environnment), con il nostro supporto tecnico -, mira a consolidare le soluzioni emerse da Coopen. Grazie a Senegal Circolare, infatti, si sta avviando a conclusione la mappatura delle realtà di economia circolare della Petite Côte, una regione in forte sviluppo economico grazie alla pesca, al turismo e al nuovo aeroporto internazionale. Il progetto sta permettendo anche di implementare nuove funzionalità nell’app Mercato Circolare per renderla più accessibile e attrattiva per cittadini e aziende.
E, anche questa volta, i dieci giorni trascorsi sono stati ricchi di incontri, scambi e visite ad alcune realtà censite nella app, qui proviamo a fare una breve sintesi.
I primi giorni della missione li abbiamo trascorsi a Saly, lungo la Petite Côte, partecipando alla Fiera dell’Economia Circolare (8-9 novembre), organizzata dalle ONG LVIA e CISV, insieme ad altri partner. La conferenza è stata un’occasione per presentare i progressi dei progetti ProVives e SPRINT, per presentare la app Mercato Circolare e le sue ultime funzionalità implementate e per dialogare con istituzioni, imprese e comunità locali. Durante la due giorni, alcuni imprenditori censiti nella app, hanno esposto i loro prodotti nella piazza di Saly, dimostrando concretamente come l’economia circolare possa creare valore.
Siamo poi andate a visitare il primo mercato sostenibile della Somone, una zona lungo la costa vicino a Saly; tra le realtà presenti, ci hanno colpito il birrificio Kalao, che dal 2021 produce birre biologiche con ingredienti locali, come il fonio, e adotta un sistema di vuoto a rendere per le bottiglie di vetro, e Sunu Sabou, piccola impresa di Dakar che produce saponi artigianali, utilizzando prodotti locali. Le due realtà hanno avviato anche una collaborazione, alcuni scarti della produzione della birra vengono utilizzati per la produzione di saponi.
Dopo aver lasciato la costa (un po’ a malincuore!) siamo andate a Thiès, una tappa immancabile in ogni missione. Qui abbiamo incontrato, nei giorni successivi, insieme all’ONG LVIA, diversi attori locali, come il Pôle emploi et entrepreneuriat (Centro per l’impiego e l’imprenditorialità) e il Bureau d’Orientation Local pour l’Emploi (Centro di orientamento al lavoro) con cui abbiamo discusso come mettere l’app Mercato Circolare a servizio delle loro attività. È nata l’idea del “Modello Thiès”: una sperimentazione in cui l’app diventa uno strumento utile per gli enti individuati, promuovendo le aziende circolari e pubblicando le offerte di green jobs, creando così sinergie tra i progetti SPRINT, ProVives e Reti al lavoro.
Abbiamo incontrato Sonaged, la società nazionale di gestione dei rifiuti, per approfondire il funzionamento del sistema di raccolta e gestione dei rifiuti. Il confronto ha permesso di esplorare nuove opportunità: l’app potrebbe facilitare il conferimento dei materiali raccolti a imprese specializzate nel riciclo, migliorando l’efficienza della filiera. Successivamente, abbiamo incontrato un imprenditore locale, coinvolto nel progetto ProVives nel processo di cartografia delle aziende circolari, il quale ci ha raccontato come vorrebbe valorizzare i rifiuti ospedalieri non pericolosi. La sua idea è di utilizzare la componente plastica (ad oggi i rifiuti ospedalieri sono sterilizzati, ma non vengono separati a monte) per trasformarla in carburante attraverso un processo di pirolisi.
Infine, abbiamo visitato due iniziative agricole gestite da alcuni giovani locali: AgriFish Koom-Koom, accompagnata dal progetto «RETI al lavoro: giovani e donne in Senegal», che si occupa di piscicoltura, e l’orto del Liceo Ahmadou Ndack Seck, un progetto educativo supportato da LVIA.
Non potevano infine mancare le visite ad alcune imprese di Dakar censite nell’app.
Tra queste:
- GIE Handicap Service, che promuove l’inclusione delle persone con disabilità attraverso la produzione di borse e accessori realizzati con materiali riciclati, come vecchi sacchi di riso.
- Il collettivo Wakeur Design, composto da nove artisti che creano arredi e accessori utilizzando materiali di recupero.
- L’ecobottega RecuPlast, specializzata in oggetti di arredamento in plastica riciclata.
Come capita spesso ad ogni missione, è davvero bello vedere l’evolvere dei vari progetti, toccarne con mano i risultati e percepire come le connessioni tra loro prendano forma, ampliandone il potenziale impatto. Anche se i giorni delle nostre missioni sono sempre troppo pochi, siamo rientrate in Italia con la sensazione di aver costruito, insieme all’ONG LVIA, nuovi ponti e nuove connessioni per il futuro. Torneremo in Senegal nel 2025, noi non vediamo l’ora!
