Articolo pubblicato sul numero di aprile 2019 di Shop in the City
Fare spazio a una nuova vita senza riempirlo di rifiuti? Non è facile, ma si può. Soprattutto se si sceglie di dare importanza a sostenibilità e circolarità. E si seguono i buoni esempi diffusi di famiglia in famiglia spesso grazie al passaparola. Insomma, l’approccio dell’economia circolare è vincente anche se si parla di bambini, non solo perché indirizza verso prodotti a più basso impatto, ma anche perché è adottata da sempre più aziende e cittadini, nel nostro Paese. Un piccolo grande movimento, che la app Mercato Circolare mette a portata di click.
A Genova troviamo l’associazione tRiciclo – Bimbi a basso impatto che raccoglie famiglie e persone attive sul tema e ha promosso diverse iniziative: l’acquisto collettivo di “pannolini verdi” (ecologici o lavabili), la diffusione della mobilità ciclabile, la collaborazione con asili e reparti di ostetricia, ma soprattutto il Goodscrossing Network, una rete di scambi gratuiti per favorire il riuso di oggetti e abbigliamento per l’infanzia, che da una chat su whatsapp è divenuta una app, Toorna, che permette di scambiare soprattutto oggetti per l’infanzia e valorizza riuso ed estensione della vita del prodotto.
A Campobasso ha invece casa Rigiocattolo che nasce nel 2013 per recuperare giocattoli e sistemarli, rendendoli pronti altri bambini a costi molto ridotti. Il ricavato della vendita dei nuovi giocattoli ha un duplice scopo: sostenere le attività di Rigiocattolo e allo stesso tempo aiutare alcune famiglie bisognose della zona. Non è tutto: Rigiocattolo ha preso casa nel co-working Ares, dove si sta avviando una collaborazione con i co-workers per ricreare con stampanti a 3D le parti dei giocattoli danneggiate o andate perdute, o inventare nuovi usi per ciò che non si può riparare.
Torniamo al Nord, in particolare a Varese: qui c’è Tabata che offre prodotti naturali per bambini e mamme. Nato nel 2005 dal desiderio di una famiglia di poter diffondere il più possibile uno stile di vita sostenibile, inizialmente Tabata era un negozio pioniere nella vendita di prodotti ecologici; nel 2007 è nato il primo e-commerce, nel 2012 si è deciso di investire tutte le energie nello shop online, oggi un punto di riferimento per i prodotti ecologici per bimbi.
Dall’altra parte della pianura padana, a Cordenons (PN), quattro genitori imprenditori – Davide, Sara, Marianna e Azzurra – hanno dato vita a Piccole Ghiande, negozio “senza plastica” che serve in tutta Italia grazie all’e-commerce. I prodotti sono in bioplastica, silicone, legno, acciaio: cannucce lavabili, spazzolini riciclabili; il biberon in acciaio che segue la crescita del bambino/a e diventa borraccia… Sono banditi PVC, BPA e ftalati, anche dagli imballi dell’e-commerce: quasi sempre (tranne quando impossibile per ragioni igieniche) il packaging è privo di PVC, privilegiando scatole e imballi completamente riciclabili, con nastro di carta per permettere una differenziazione totale degli imballi.
Tra Arco e Rovereto (TN) ha invece casa Nojolia, creata dalla designer tedesca – ma italiana d’adozione – Janne Geyer, una linea di abbigliamento handmade e “made to be free”: perché, dice Janne, i bambini amano sentirsi liberi nei movimenti. Tutti i capi sono fatti per durare il più a lungo possibile, grazie a tessuti resistenti, certificati GOTS – Global Organic Textile Standard – selezionati con severi criteri ambientali e sociali. Nojolia propone capi in taglie adattabili, sempre per esternderne la durata. Attraverso il sito, è possibile acquistare e pure personalizzare i capi e personalizzare il look.